
Dal 20 al 23 Gennaio scorso l’Istituto di Psicologia Tomista di San Paolo, in Brasile, presieduto dallo psicoterapeuta Rafael De Abreu, ha organizzato tre giornate di studio con alcuni professori dell’Università Abat-Oliba di Barcellona: Enrique Martínez, Martín Echavarría e Mercedes Palet.
Le lezioni si sono svolte presso il palazzo della Balmesiana, in cui ha sede l’Institutum Sancti Thomae in Balmesiana, un centro di studio e di diffusione del pensiero di San Tommaso d’Aquino (da cui origina la cosiddetta “scuola tomista di Barcellona”). All’Istituto è legata la Schola Cordis Jesu dedita alla formazione dei laici (con un focus particolare sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù).
Le giornate hanno visto un alternarsi delle lezioni: al mattino la classe di filosofia, tenuta dal professore Enrique Martínez, poi l’intervento di psicologia di Martin Echavarria, mentre nel pomeriggio l’ambito della psicoterapia sviluppato da Mercedes Palet. Tutto questo per tre giorni di fila.
Il percorso di filosofia ha toccato molti temi fondanti che uno psicologo è tenuto a conoscere: dalla naturalezza alla natura umana, dalle inclinazioni naturali alla conoscenza e il volere, sino alla persona, l’amicizia e il fare il bene.
Martín Echavarría ha invece approfondito le quattro cause della personalità. A partire dalle definizioni dei vari autori di psicologia contemporanea (moltissime!) e applicando la teoria delle quattro cause di Aristotele, il professore ha presentato la sua definizione di personalità descritta secondo la causa materiale e formale, efficiente e finale.

Le lezioni di Mercedes Palet sulla psicoterapia hanno declinato nell’ambito clinico le verità esposte e documentate nell’antropologia tomista: la prudenza come “strumento” principale dello psicoterapeuta, l’egocentismo del nevrotico, le quattro corde del cuore umano secondo Santa Teresina del Bambin Gesù (filiazione, paternità, sponsalità e fraternità), i problemi principali dei pazienti (vanagloria e accidia) e il modo per superarli (simpatia).
Tre giorni di lezioni ma anche tre giorni di amicizia. E tre giorni di vicinanza a Gesù, senza soluzione di continuità tra l’amore alla propria professione – allo studio della psicologia e ai pazienti – e l’amore a Dio. Secondo quella perfetta unità, quel et-et che è lo specifico che è lo specifico del metodo cristiano.
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